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MOCASSINO

College

Questo mocassino in Italia viene chiamato anche “College” perché, negli anni ’40, era un classico dell’abbigliamento informale nei college statunitensi. A caratterizzare questa scarpa, pratica e allo stesso tempo elegante, è l’assenza di allacciatura. La pelle della tomaia avvolge tutto il piede consentendo di indossarla anche senza calzini. È la scarpa adatta per situazioni informali anche se, oggigiorno, viene utilizzata spesso con l’abito o per occasioni speciali.

MOCASSINO

Tassel loafer

Il mocassino “tassel loafer” è il classico mocassino con le nappine di pelle sfrangiata (tassel in inglese significa, appunto, nappina), che possono essere semplicemente applicate sulla mascherina oppure attaccate alle estremità di un laccio in pelle, che entra ed esce dalla tomaia, decorando il bordo superiore della scarpa (coulisse). L’accessorio rende questi mocassini  particolari ed eccentrici strizzando l’occhio ad un look retrò rivisitato che è di gran voga nella moda maschile attuale.

MOCASSINO

Driver

ll mocassino driver è stato ideato negli anni ’60 da un artigiano  appassionato di automobili Gianni Mostile, la sua idea è stata quella di progettare e realizzare un mocassino, completamente destrutturato, con una suola montata su piccoli tasselli in gomma. Proprio come suggerisce il nome questo mocassino è perfetto per essere utilizzato durante la guida vista la sua flessibilità e aderenza al pedale. Ma non solo! è perfetto per chi cerca una scarpa per tutti i giorni comoda, flessibile e leggera. Declinata sia per uomo che per donna in tantissimi colori e materiali può essere indossata senza calze data la sua elevata comodità.

STRINGATE

Derby

La scarpa di tipo derby deve il suo nome al Conte di Derby, il quale alla fine del diciottesimo secolo, rivoluzionò la moda dell’epoca indossando questo tipo di scarpa come alternativa allo stivale. Il Derby è la scelta perfetta per uno stile casual, ma comunque impeccabile, perfetto per tutti i giorni. La differenza principale rispetto alla francesina è l’allacciatura aperta che rende la scarpa più sportiva ed informale, ma soprattutto molto più comoda per chi ha il collo del piede alto o la pianta larga poiché può essere calzata agevolmente regolando la distanza tra i gambetti.

STRINGATE

Francesina

Le scarpe con taglio alla francesina (dette anche Oxford), sono considerate le classiche per eccellenza. il loro tratto distintivo è la mascherina cucita sopra i gambetti che chiudono la scarpa attraverso i cinque fori dove passano i lacci. Insuperabili in classe ed eleganza, indirizzano immediatamente l’intenzione di un outfit e gli danno una definizione precisa.

*Da evitare se si possiede un piede con il collo molto alto, piochè l’ allacciatura alta potrebbe creare fastidio.

FIBBIATA

Monk strap

derivano dalla denominazione inglese di “monk shoes”, sono le “scarpe del monaco” poichè ricordano i vecchi sandali con cinghie e fibbie che un tempo, venivano usati appunto dai monaci per lavorare nei campi. Possono essere a una fibbia o a doppia fibbia; in questo modello la tomaia risale verso il collo del piede dove si sovrappone il cinturino che va poi a chiudersi a lato mediante la fibbia. Oggi fra le scarpe più eleganti e di tendenza danno sempre un look curato e formale.

Brogue

Nelle torbiere di Scozia e Irlanda alla fine del XVI secolo, gli agricoltori, indossavano delle calzature perforate in modo da garantire il drenaggio dell’acqua che si accumulava nelle stesse durante il lavoro. A seguito adottate anche dai pescatori, queste punzonature cominciarono ad assumere delle specifiche fantasie acquistando una funzione più che altro scaramantica, scacciando così la sfortuna e attirando la buona sorte.

Nei primi del ‘900 le scarpe cosiddette “Brogue” incominciarono ad essere parte del guardaroba signorile, sia maschile che femminile, assumendo così una funzione prettamente decorativa ed abbandonando quella scaramantica.

Ad oggi le punzonature vengono solitamente effettuate sugli orli delle diverse componenti della tomaia, alternando fori dal diametro più grande ad altri dal diametro più piccolo, creando una fantasia ben precisa.

Anche le scarpe Brogue si suddividono in diverse tipologie a seconda del tipo di decorazione:

Full Brogue :

presenta la decorazione a W sulla mascherina e la decorazione del fiore sul puntale. Nel caso in cui la punzonatura continui sul retro della scarpa si chiamerà Long Wing Brogue.

Semi Brogue :

non presenta decorazione sulla mascherina ma presenta il fiore sul puntale.

Quarter Brogue :

non presenta decorazione sulla mascherina e nemmeno fiore sul puntale.

Sneakers

Le sneakers sono scarpe inizialmente create in tessuto e materiali sintetici ideate per svolgere attività sportive, oggi invece queste scarpe sono state rivisitate per essere indossate nel quotidiano, utilizzando materiali di pregio come la pelle di vitello. Sono scarpe caratterizzate da una estrema comodità, con tomaie morbide in pelle o camoscio abbinati anche con tessuti, suole in gomma e altri materiali ultraleggeri e performanti, senza tralasciare un’ aspetto sempre di tendenza.

COM’è FATTA UNA SCARPA?

 

La scarpa è un elemento fondamentale nel nostro abbigliamento quotidiano ed il suo ruolo principale è quello di proteggere il piede ed assorbire gli urti mentre camminiamo. Creata centinaia di anni fa è mutata e variata a seconda della moda e delle esigenze dell’epoca. Oggigiorno più che mai la scarpa ha assunto un’importanza principalmente estetica e l’Italia è una delle principali creatrici di scarpe di qualità e originali al mondo dettando le nuove tendenze anno dopo anno. Ma cosa rende le scarpe Italiane così speciali? La maggior parte delle persone non conosce il lungo e complesso lavoro che si nasconde dietro alla costruzione di una scarpa, né tantomeno da quante e quali parti sia composta.

Se vi siete sempre domandati come si chiamano le parti principali che compongono una scarpa qui sotto cercheremo di descriverne le diverse parti, caratteristiche e funzioni;

  • TOMAIA
  • MASCHERINA
  • GAMBETTO
  • PUNTALE
  • FODERA
  • GUARDOLO
  • SUOLA
  • TACCO

Illustrazione della scarpa e delle sue diverse parti.

TOMAIA

Questo termine deriva dalla parola greca” tomàrion “che significa letteralmente pezzetto tagliato e comprende tutta la parte superiore della scarpa. La sua forma sagomata viene unita alla suola tramite una cucitura o con l’incollaggio.

La tomaia può essere realizzata in un unico pezzo oppure essere formata da mascherina o ghetta, gambetti, linguetta e punta o puntale.

MASCHERINA

La mascherina è sostanzialmente tutta la parte anteriore (fino al puntale) e laterale della tomaia. Da notare che in alcuni modelli di scarpe il puntale non esiste ed è la mascherina che, allungandosi, va a formare la punta della scarpa.

Mascherina con pampera: per le calzature dette Derby

Mascherina senza pampera: per le calzature dette Francesine o Oxford

PUNTALE

Il puntale è la cosiddetta “punta” della scarpa e si trova sull’estremità della parte anteriore della scarpa e può essere di diversi tipi; semplice, rinforzata (detta anche a doppia puntina), lavorata, dura o morbida. Ovviamente il puntale va ad interferire con il tipo di costruzione di una scarpa ed alla sua calzata, vediamo insieme i diversi tipi di puntale:

Punta a coda di rondine: questa punta viene raccordata alla mascherina con una forma a doppi archi uniti al centro prendendo così la forma di una rondine in volo

Punta ricamata: si definisce così la punta sulla quali vengono effettuati dei disegni medianti fori, come ad esempio il fiore.

Punta gondola: punta di solito piuttosto larga e sollevata all’estremità anteriore, molto comoda poiché lascia molto spazio alle dita del piede.

Punta quadrata: In questo caso l’estremità è squadrata con i lati quasi verticali.

Punta rotonda: Decisamente fra le punte più comuni e utilizzate come suggerisce il nome ha l’estremità stondata.

Punta sfilata: Usata soprattutto su scarpe eleganti e di tendenza, ha una forma più acuta.

Punta spigolata: Punta caratteristica del mocassino tubolare in cui la vaschetta e la fascia laterale si uniscono formando uno spigolo

GAMBETTO

I gambetti o gambini, sono quelle due parti in genere simmetriche, che si soprammettono sulla mascherina dove vengono creati quei fori detti occhielli nei quali scorreranno le stringhe. Il modo in cui i gambetti si uniscono alla mascherina è ciò che caratterizza la differenza tra stringate OXFORD e DERBY di cui potete leggere le schede in altro. Costituiscono inoltre le due pareti laterali della scarpa che vengono cuciti insieme nella parte posteriore della scarpa.

 FODERA

Nella costruzione delle scarpe un elemento fondamentale al quale è bene prestare molta attenzione, è la fodera, ovvero il rivestimento interno della scarpa. Essendo sempre a diretto contatto con la pelle del piede è una caratteristica importante nella scelta di una scarpa. È fondamentale che sia in pelle e di una buona qualità ( in vitello, oppure nelle calzature eleganti in capretto)  per permettere la traspirazione della scarpa ed evitare la formazione di batteri che causano cattivo odore. Una fodera di qualità andrà ad incidere notevolmente sul costo di una scarpa data la sua importanza, ed è ben non farsi ingannare poiché non è detto che una scarpa in pelle abbia anche la fodera in pelle quindi è sempre controllare le caratteristiche della scarpa. La fodera inoltre incide notevolmente sulla comodità di una scarpa, una fodera in pelle tenderà ad ammorbidirsi e prendere la forma del piede di chi la indossa.

GUARDOLO

ll “guardolo” è una striscia di cuoio morbido che viene cucita come rinforzo tra la suola e la tomaia di una scarpa. Accuratamente lavorato solcato da piccole tacchette cui corrispondono i punti della cucitura, rende più duratura la scarpa nel tempo e ne permette la periodica risuolatura. La sua applicazione viene effettuata mediante cucitura richiedendo un lavoro di precisione ed abilità, una caratteristica che aumenta notevolmente la qualità della calzatura.

SUOLA

La suola della scarpa ne costituisce il fondo ed è molto importante poiché è la parte che entra in diretto contatto con il suolo assorbendo gli urti di esso con la scarpa. Può essere realizzata con diversi materiali a seconda del tipo di scarpa che vogliamo realizzare. Ovviamente la più durevole e pregiata è quella in cuoio con certificazione di “vera pelle”, dicitura che deve per legge essere riportata sulla suola stessa ed unica garanzia di un fondo in vero cuoio. La suola in gomma invece è molto utilizzata nelle scarpe invernali, nelle sneakers e negli stivali da lavoro viste le sue proprietà antiscivolo e d’ impermeabilità. Quando la suola ha i bordi rialzati è denominata “a cassetta” utilizzata soprattutto per le sneakers, ma diffusa anche nelle calzature più formali, in questo caso la tomaia verrà cucita con il bordo della suola stessa in modo tale da assicurare un’ottima robustezza ed abbassando il rischio che la tomaia possa staccarsi.

TACCO

Il tacco costituisce il rialzo che viene posto sotto la suola, in prossimità del tallone. Fin dai primi secoli dopo Cristo i cavalieri se ne servivano per agganciare il piede in maniera più ferma alle staffe, oggi invece il suo scopo principale è dare alla scarpa un determinato assetto. Esistono diversi tipi di tacco che vanno da quello basso (circa 3 cm) come nelle calzature normali, soprattutto da uomo, fin a quello alto che raggiunge e a volte supera i “fatidici” 12 centimetri delle scarpe da donna. In commercio sono anche molto diffuse le scarpe con il tacco nascosto; In questo caso il tacco viene inserito all’interno della scarpa rendendolo invisibile dall’esterno. Può essere realizzato in diversi tipi di materiali fra cui: cuoio, cartone, recuperi del cuoio, gomma e plastica. L’utilizzo del cartone avviene per motivi di economicità: infatti è decisamente più a buon mercato della vera pelle e possiede un peso specifico inferiore. Di solito, questo tipo di tacco presenta anche il penultimo strato in pelle e l’ultimo, quello a contatto con il suolo, in gomma. La gomma è sempre presente come ultimo strato, anche nei tacchi in vero cuoio, perché garantisce protezione dalla pioggia e dall’umidità, oltre ad aumentare la durata del tacco nel tempo.

 
Queste due tabelle sono un esempio per la conversione delle taglie. Teniamo presente che la conversione non è mai esatta e serve solo come punto di riferimento!

TABELLA SCARPE

Uomo

TABELLA SCARPE

Donna